Teneramente

Il rotolare del ciottolame
lo scrosciare dei passi
a occhi chiusi e visi sospesi

sono voce mielata, burro caldo
su toast fragranti

Teneramente

Una foglia tra i palmi,
una coda che batte

sono cuore colmo e
spalle a farfalla

Teneramente

Una luce soffusa,
l’azzurro marino
il controcanto celeste

sono respiro profondo e
vivi sorrisi

Teneramente

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Immagine: Jazz-Night 5 (digital painting) – ItyArt
Per raggiungere il mood adatto alla lettura, si consiglia di ascoltare Ella Fitzgerald e Louis Armstrong.

Ofelia

Mia cara sorella
sento il sale delle tue guance
e l’ardito battere nel petto

Mia cara amica
odo i passi tuoi veloci
e leggeri scivolare in corsa
per i verdi prati

Mia cara compagna
sento, ancora, il pulsare
feroce delle tempie tue
in ebollizione

Mia cara, carissima vicina
avverto lo scrosciare dell’acqua
e il tonfo sordo del corpo tuo
sprofondare tra i flutti

Mia cara e sempre carissima
chiaramente vedo e sento
le libellule ronzare su ninfee
e fiori che teneri incorniciano
il candore tuo virginale

Mia cara, infinitamente cara
orchidea, ormai fiore tra fiori,
accolgo il tuo profumo come emanazione
ultima della tua essenza.

Riposa e in pace fluttua
per noi, tutte.

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Dipinto: “Ofelia” [olio e acrilico su tela, 40×50] – ItyArt

Notturno

Dai boschi, quando cala la notte,
i rossi e i verdi incantano i viandanti.

I solchi nel fango sono ora le ombre
dei morti.

Cosa faranno della loro preziosa compagnia,
le ombre, i passi…?

Quando cala la notte, nei boschi,
i rossi e i verdi intonano legami
profondi, tentano le fedi.

Sullo sfondo, puoi sentirli ridere.
Nel profondo, riconosci la loro attesa.

Prendi la mano, allora, e cammina sotto
le luci brillanti, inoltrati nei verdi,
carezza i rossi.

Siamo i solchi che accompagnano le
anime perdute.

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Immagine: “Lucciola” (acrilici su carta assorbente, formato A4)

IN

Attiva il raggio:
risplendi
accogli, stordisci.

In questo santo giorno…
In questo giorno
santo è il cielo
il blu oceanico
santo il silenzio

santo

il suolo calpestato
il suono silente
rimbombante
giacente

santo il germoglio
e il ruvido ardire
santo il creato e l’assente
benedetti e santi, tutti, che
sia benedetto, che siate benedetti
che siamo.

Che?

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Testo :“In” da Ity
Immagine: “Lungo il fiume”, acrilico su carta (21×29)

Dong

Quando la transizione diventa
Campana
fioriscono. Le spose
sono vergini fiorite,
tutte, a
Maggio. Senza
dubbio, la notte
nel candore. Le spose,
le campane, i codici morse. I codici.

Le Moire sono spose fiorite e
Campane. Il dong è un
gancio rovesciato, molletta, ricciolo.
Tanti. Rovesciati. Lo cantano
nell’Eco. Per la luce,
per il suono, oltre la collina.
Urlarlo, urlalo, urlarlo,
Urlalo.
All’eco, oltre la collina.

 

Immagine: “Volto” – acrilici su carta
Testo: da “Ity

Luce

Ciò che la notte cela
al giorno è canto
sommesso. Brivido
lento, respiro
interrotto.

Ciò che la notte cela al
giorno è lo sguardo socchiuso, il pensiero
velato, la parola taciuta, le
mani giunte.

Ciò che la notte cela al
giorno è ciò che il
Giorno promette alla
Notte: flebile bisbiglio,
Luce cheta al di là
del prorompente bagliore.

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Poesia: IX, tratta da “Righe fiumane (download gratuito silloge)
Immagine: Noi” (acrilici su tela, 50×60, non disponibile)

Le creature

Sono creature amorevoli
quelle che indichiamo ai nostri ricordi.

Creature falsate
stanno
su fiumi e crini di archetti.

Quelle creature adorabili,
selvagge e notturne,
danno la mano e indicano l’orizzonte.

Le creature amorevoli
stanno ai bordi dei laghi
ribollono nel catrame.

E parlano,
la notte.

Cantano,
la notte.

Quelle creature amorevoli,
notturne e colme di sabbia.

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Immagine: “Sogni” ©  ityart
Acrilici su carta (21 x 29)

Luminose Microcosmonaute

Tempo fa, una mia carissima amica mi parla di un progetto a cui sta partecipando.
Ne è entusiasta. Ci confrontiamo, scambiamo pareri, aspirazioni e teneri ricordi.

Lei è brava, in molte cose, e appassionata. Di quella passione cosciente e traboccante
che contagia al primo riflesso. Ha sempre scritto, ma non questo particolare genere.

Compone e comincia a nascere una piccola perla che decide di condividere con me.
Si pensa a una raffigurazione grafica, una illustrazione per accompagnarla. E dopo
qualche bozza per prendere le misure, ecco che spunta la versione definitiva.

 

   

E ne siamo contente. Molto.
Trascorrono i mesi:
il racconto è finalizzato,
il libro pubblicato
e io non posso che essere orgogliosa
del suo lavoro e felice della nostra condivisione.

 

Lei è Adele Manassero, il suo racconto si intitola “Una mattina luminosa per una microcosmonauta” ed è contenuto nel volume “Metamorfosi” pubblicato da Words4link “Scritture migranti per l’integrazione” – scaricabile gratuitamente. Decisamente consigliato!

Ity 

ps Adele è anche creatrice (ed editor) di Afrologist.
Se non lo conoscete, dategli un’occhiata – merita davvero!

danzatrici-acrilici su carta-ityart

Lungo la collina

Lungo la collina,
anziani intonano il ricordo
delle gocce –
un passo dopo l’altro.

Una bambina scivola sull’erba:
piccolo fiume
fende l’aria
al passo di un saltello.

Più in là, un’ombra gioca
con il rumore dell’acqua.
Simula il frusciare del verde
e intona parole nuove.

La bimba sussurra,
l’ombra risponde,
gli anziani indicano.

Il gioco del mondo si compie
in un respiro,
con un saltello.

E il fiume continua a scorrere
e il verde si fa cremisi.

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Immagine: “Le danzatrici” – ItyArt
Acrilici su carta