Crows
Merli appollaiati
come corvi osservano
gli stanchi passi e
cantano inni che
sanno d’addio
Immagine: “Crows”, 2023 (olio, acrilici, cere, inchiostro e gessetti su tela). Per info e acquisto, scrivi a info@ityart.com
Merli appollaiati
come corvi osservano
gli stanchi passi e
cantano inni che
sanno d’addio
Immagine: “Crows”, 2023 (olio, acrilici, cere, inchiostro e gessetti su tela). Per info e acquisto, scrivi a info@ityart.com
Per di qua
indica il saggio
e la fenice arde lo spazio,
purifica l’aria – fendente dopo fendente.
Per di qua
indica il saggio
e in moto opposto l’alata amica
scalza e riordina gli squilibri del creato.
Per di qua
indica il saggio
mentre i marci resti di riottosi mondi
s’accalcano alla destra del quadro.
Per di qua
e i cinque alla deriva
brancolano.
Per di qua
e i bipedi
s’affannano.
Per di qua.
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Immagine: Into the woods [acrilici su carta]
Il rotolare del ciottolame
lo scrosciare dei passi
a occhi chiusi e visi sospesi
sono voce mielata, burro caldo
su toast fragranti
Teneramente
Una foglia tra i palmi,
una coda che batte
sono cuore colmo e
spalle a farfalla
Teneramente
Una luce soffusa,
l’azzurro marino
il controcanto celeste
sono respiro profondo e
vivi sorrisi
Teneramente
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Immagine: Jazz-Night 5 (digital painting) – ItyArt
Per raggiungere il mood adatto alla lettura, si consiglia di ascoltare Ella Fitzgerald e Louis Armstrong.
Dai boschi, quando cala la notte,
i rossi e i verdi incantano i viandanti.
I solchi nel fango sono ora le ombre
dei morti.
Cosa faranno della loro preziosa compagnia,
le ombre, i passi…?
Quando cala la notte, nei boschi,
i rossi e i verdi intonano legami
profondi, tentano le fedi.
Sullo sfondo, puoi sentirli ridere.
Nel profondo, riconosci la loro attesa.
Prendi la mano, allora, e cammina sotto
le luci brillanti, inoltrati nei verdi,
carezza i rossi.
Siamo i solchi che accompagnano le
anime perdute.
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Immagine: “Lucciola” (acrilici su carta assorbente, formato A4)
Attiva il raggio:
risplendi
accogli, stordisci.
In questo santo giorno…
In questo giorno
santo è il cielo
il blu oceanico
santo il silenzio
santo
il suolo calpestato
il suono silente
rimbombante
giacente
santo il germoglio
e il ruvido ardire
santo il creato e l’assente
benedetti e santi, tutti, che
sia benedetto, che siate benedetti
che siamo.
Che?
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Testo :“In” da Ity
Immagine: “Lungo il fiume”, acrilico su carta (21×29)
Un giorno, una bolla si librò in aria.
Incurante dei venti cominciò a vagare.
Gradino dopo gradino, incontrò atomi di ossigeno
e pulviscolo stellare.
Si librava. Perfetta e liscia, tonda e luminescente.
Chiusa in se stessa eppur libera di sognare.
Raggiunse, un giorno, l’arcobaleno.
Duplice e intrecciato, indicava setoso le placide nuvole.
La bolla, inebriata dall’iridescenza, gioiva –
campanella a festa – e saliva, saliva, sempre più su.
Non si accorse, la bolla, che di gradino in gradino
e di contatto in contatto,
parti di sé eran rimaste indietro
a galleggiare.
E che lei,
di gradino in gradino e
di contatto in contatto,
diveniva sempre più piccola e sottile.
Finché un giorno sparì, ormai tutt’uno con le stelle.
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Immagine: “Tra le nuvole” – © Ityart
Olio e acrilici su cartone da riciclo
Trovare l’angolo esatto,
il frammento di stoffa
ove il tondo comodamente poggia
e le parallele s’allineano
verticali e inclini alla genuflessione.
Trovare l’angolo
stare, resistere.
Resistere e scalpitare.
Resistere, scalpitare, stare.
Sogghignare nella stasi.
Una smorfia di supremo disinteresse.
Manifesto indifferente e opportunista.
Trovare l’angolo,
quello esatto
ove posare le terga
e sollevarle mai.
Incurante. Di tutto.
Indifferente. A tutti.
Una porzione minoritaria dettata dal caso.
“Chi ha due non gioca più” – diceva il saggio.
Minimi Denominatori Comuni eternamente ritornanti
a sfregio della collettività.
In barba al lutto.
Pretenziose, vanesie piume su rotolanti macerie.
Chi ha due non gioca più.
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Immagine:
“Graticola”, acrilici su carta, ago e dita – formato A4. © ityart
FQ: Crisi di Governo