Dong

Quando la transizione diventa
Campana
fioriscono. Le spose
sono vergini fiorite,
tutte, a
Maggio. Senza
dubbio, la notte
nel candore. Le spose,
le campane, i codici morse. I codici.

Le Moire sono spose fiorite e
Campane. Il dong è un
gancio rovesciato, molletta, ricciolo.
Tanti. Rovesciati. Lo cantano
nell’Eco. Per la luce,
per il suono, oltre la collina.
Urlarlo, urlalo, urlarlo,
Urlalo.
All’eco, oltre la collina.

 

Immagine: “Volto” – acrilici su carta
Testo: da “Ity

Luce

Ciò che la notte cela
al giorno è canto
sommesso. Brivido
lento, respiro
interrotto.

Ciò che la notte cela al
giorno è lo sguardo socchiuso, il pensiero
velato, la parola taciuta, le
mani giunte.

Ciò che la notte cela al
giorno è ciò che il
Giorno promette alla
Notte: flebile bisbiglio,
Luce cheta al di là
del prorompente bagliore.

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Poesia: IX, tratta da “Righe fiumane (download gratuito silloge)
Immagine: Noi” (acrilici su tela, 50×60, non disponibile)